Non è un caso se le storie per bambini iniziano con le fatidiche parole “C’era una volta…”. Ogni incipit ci proietta lontano nel tempo e spesso anche nello spazio per prendere la giusta distanza da draghi e principesse, ridere ed immedesimarsi ma senza lasciarsi travolgere dal fiume di emozioni in cui altrimenti i 100 anni di sonno della bella addormentata o i brutti tiri del lupo nel bosco ci proietterebbero. C’era una volta, si dice, e diventa subito lecito immaginare topini come cavalli e zucche come carrozze.

Così nasce il nome di una libreria, C’era una volta, appunto, che abbiamo conosciuto tanto tempo fa, che ha attraversato le terre insidiose della burocrazia, che ha tirato su castelli di immaginazione per passare il tempo necessario in questo nostro meraviglioso Paese tra l’espressione di un’idea e la sua realizzazione. Quasi come una parabola, a lieto fine, per dimostrare che non è vero che il nostro è un Paese per vecchi. Che c’è spazio per tutti, anche e soprattutto per i bambini e per chi ai bambini vuole dare spazio. Che a furia di farsi crescere i capelli, le libraie, come moderne Raperonzolo, possono  scappare dai ruoli predefiniti e avventurarsi per la propria strada.

C’era una volta ci sarà presto, a Reggio Emilia, il 25 maggio. Festa di inaugurazione dedicata al Maggio dei libri e al piacere, immenso, di iniziare una nuova storia. In bocca al lupo!

Per oggi potete trovarla su Facebook, con le libraie indaffarate nei preparativi: https://www.facebook.com/LibreriaCeraunavolta