Bafé apre i battenti a settembre del 2013 a Catania. A esplorarne le idee, iniziative e immagini si sente subito il calore, sarà il vulcano sempre attivo che hanno alle spalle i giovani librai, sarà la nota peculiare della loro terra ricchissima di cultura e senso dell’ospitalità. O più probabilmente è la conseguenza di un desiderio molto forte cui dare voce e corpo sulle quattro mura di una libreria che solo libreria non è. Cleio incontra Rossella, la giovane titolare, per  iniziare a raccontare insieme la loro storia.

Quando è cominciata la tua avventura?

La mia avventura è cominciata nel 2010 quando alle sette di un freddo mattino di marzo presi il volo che da Catania mi avrebbe portato a Roma per seguire il corso per aspiranti librai per bambini tenuto dalle ragazze di Centostorie. Poi è stato tutto un rimuginare, studiare, leggere e appassionarmi al mondo della letteratura per ragazzi. E adesso…eccomi qua!

Prima di fare la libraia, cosa facevi?
Prima di buttarmi a capofitto in questa impresa, mi sono laureata in Lettere moderne e proprio durante questo corso di studi ho scoperto la passione per l’editoria per ragazzi; così ho approfondito e studiato facendo diventare questo interesse l’oggetto della mia tesi pubblicata nel 2011 nella collana di saggistica da Il Ciliegio edizioni – Il bambino-lettore: Bianca Pitzorno e la moderna editoria per l’infanzia.

Come ti ha accolto il quartiere e la città?
La Città ci ha accolti benissimo (siamo io e mio marito Fabio a gestire questo spazio)! Sono in tantissimi i genitori che ci ringraziano per aver avuto il coraggio di pensare a uno spazio dedicato ai loro figli, pensato per le loro esigenze, per sorprendere i più piccoli e incantare gli adulti. Uno spazio che mancava e di cui la città sentiva l’urgenza, queste le parole ricorrenti dei nostri ospiti. E ogni volta che qualcuno varca la soglia di Bafè è per noi nuova gioia.

Come avete scelto il vostro nome?
Quando abbiamo pensato al nome da dare alla nostra attività mi è venuta in mente un donna anziana dai lunghissimi capelli bianchi e dalla lingua sciolta: la mia bisnonna che incantava noi nipotini con filastrocche in dialetto siciliano ricche di nonsense che insegnavano ai più piccoli la confidenza con le parole. Il re Bafè, viscotta e minè è il protagonista di una di queste filastrocche e da subito è diventato il nostro simbolo, metafora del potere esercitato dal racconto orale che gli adulti fanno ai più piccoli, il legame speciale e magico che questo genera.

Sapreste descrivere la vostra libreria in poche parole?
Un centro culturale per l’infanzia dove raccontare storie a bassa voce e lasciar urlare la fantasia, zona franca in cui poter esprimere se stessi.

Come vanno gli affari?
Dal momento che abbiamo aperto al pubblico lo scorso 18 settembre, è ancora presto per fare un bilancio: però l’affluenza è notevole, la gente è incuriosita e disposta a spendere per avere un prodotto di qualità e lasciare che i propri figli possano fare esperienze significative scegliendo i servizi che offriamo – letture animate, laboratori emotivo-sensoriali, gioco teatrale bilingue, passeggiate tra i libri, feste “letterarie” di compleanno.

Cosa fate per farvi conoscere?
Utilizziamo molto Facebook e il passaparola.

Come ti vedi tra 10 anni?
Vorrei tanto fare come il barone Lamberto di Rodari: ringiovanire anziché invecchiare, ma vorrei che a farlo fosse la mia anima e il mio sentire per poter avere sempre un orecchio ben teso al mondo bambino.

Un tuo consiglio da libraia?
Ascoltare i bisogni dei più piccoli, entrare in empatia con loro e mai avere presunzione pedagogica.

Libro preferito?
Nel paese dei mostri selvaggi.

Succede a:

Bafé
Indirizzo: via monte sant’Agata, 18/20, 95124 Catania
Telefono: 095 218 0460
Sito webwww.bafe.it
Pagina facebook:  Bafè-avventure-per-giovani-lettori