
Negli anni ’80 impazzava in tv Magica Emy che si trasformava continuamente da bambina in maga, ma non di quelle con cappello a punta e pozioni fumanti, bensì una maga televisiva, con tanto di papillon e frac stile Houdinì, in versione anime giapponese.
Oggi che sta per arrivare ovunque l’ottavo capitolo della saga di Harry Potter, il vero unico e solo mago degli anni ’90, una divisa da collegio inglese è più indicata come travestimento, insieme a un paio di occhiali e a una visibile cicatrice sulla fronte.
Pozioni e bacchette da Ohana
Questo è quel che si vedrà domani in molte librerie in tutta Italia, e in tante del circuito, se non in tutte, saranno feste laboratori e letture cui si invita piccoli e meno piccoli per tornare a leggere e a giocare con le avventure del mago bambino.

Quello che non si vedrà è il corri corri generale a ordinare ritirare divorare le prime copie dell’ottavo volume sulle avventure di Harry Potter dei librai e delle libraie specializzati.
Noi di Cleio abbiamo visto cose che voi umani…: tipo un lungo ponte di scambi e consigli utili per laboratori di bacchette magiche, da Venezia a Roma, ricette per feste e pozioni, e in ultimo, a -1 dall’uscita ufficiale, persino piccoli gesti di solidarietà, dove una libraia impossibilitata a muoversi verso il punto di ritiro delle sue copie della Maledizione dell’erede chiede soccorso ai colleghi di Roma. In pochi minuti passaparola ed ecco fatto: le copie le ritira Fritz e le passa a RRR.
E’ proprio il caso di dirlo: Magica magica Emi, magica magica Emi , gira e spera, spera e gira, quel che vuoi si avvererà.