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Ci sono dei momenti nella vita di un libraio in cui non hai tempo neanche per alzare gli occhi e guardare la tua libreria. Sei lì preso da ordini, fatturazioni, Natale già in arrivo e libri libri e ancora libri.

Come perdersi a guardare il dettaglio, il particolare, gli addendi e non riuscire a vedere la somma. Quello che hai costruito con tanta fatica, tanto sforzo e molte moltissime ansie e che è tuo. E’ tuo fin nel midollo: nei libri che scegli, nelle proposte che fai, nell’accoglienza che dai a chi entra e vuole sentirsi a casa.

E’ tutto tuo, l’onere e l’onore. Tuo quando va male e tuo quando va bene. Tuo quando hai venduto il libro più bello del mondo e tuo quando ti sembra di essere l’unica persona sulla faccia della terra che ama i libri.

Tuo quando i bambini si attaccano alla vetrina come a quella del pasticcere e tuo quando la mamma li trascina via con scuse prive di ogni senso.

Tutto ti appartiene e certe volte non hai tempo di vederlo.

Certe altre invece ti fermi. Mi capita spesso prima di chiudere. Di pensare: accidenti io ho fatto tutto questo. Io mi sono innamorata dei libri che sono qui dentro. Io ho scelto gli scaffali. Io chiudo cassa la sera, pago le tasse, saldo le fatture. Io e un manipolo di altri pazzi insieme a me. Loro come me. E ti senti in una comunione con il tuo gruppo di lavoro, con il tuo socio e con chi collabora con te che domani mattina alzerà la stessa serranda che tu stai calando e sentirà lo stesso odore di libri, avvierà la stessa macchina che ha creato con te. Stessa passione, stessa voglia di andare avanti o di gettare la spugna, stessa volontà di provarci e riprovarci ancora.

La stessa identica sintonia che mi accomuna a tutti gli altri 49 librai del circuito Cleio. Quelli che con me hanno dato vita ad una realtà piccola o grande nel loro paese o nella loro città. Tutti quelli che conosco e che ci credono. Quella sintonia bellissima che sento in particolare in questi giorni, in occasione di
Valentina va lontano: una festa, un’opportunità per tutto il territorio in cui queste librerie nascono e crescono di conoscere e condividere cultura, grazie ad eventi, laboratori, attività o la semplice presenza di un libraio amico.

Questa è un’opportunità per avvicinarsi non solo ai libri di Valentina edizioni che questa festa l’ha pensata e fatta nascere insieme a noi, ma anche per avvicinarsi a tutti i libri e a tutti i librai per bambini e ragazzi che sono in Italia, per accrescere consapevolezza, per comprendere quanto un libro possa cambiarti la vita. Sia per noi che lo abbiamo scelto come strumento di vita e mestiere, ma anche per tutti i piccoli lettori che per la prima volta si avvicinano a quell’incredibile fantasmagorico mondo che è nascosto dietro la porta di una libreria.

Mi sento in sintonia con Silvia Fanni della libreria Favolare di San Sperate. Una libreria in un paese in Sardegna che conta ottomila abitanti. Praticamente la strada in cui vivo a Roma. Il suo è divenuto un punto di riferimento non solo per il suo paese, ma anche i limitrofi, raccogliendo consensi e coltivando lettori anche in un posto così complesso.

AntonellaMi sento in sintonia con la libraia incinta, con quella che si sposa, con chi lascia, con chi si sposta, con chi mi scrive scoraggiato e chi mi dice “guarda le cose non vanno poi male”. E sono tutte storie, sono tutti volti, sono tutte persone. Persone che lavorano pensando che sì il loro lavoro sarà anche complicato e non ci si diventa famosi e neanche lontanamente ricchi, però è il lavoro più bello del mondo. Essere additate come la ragazza dei libri, avere la sindrome dell’accoglienza permettendo ai bambini di saltarci addosso pur di raccontargli una storia, emozionarsi per un bel libro per una bella storia tanto da voler saltare giù in strada e dire “ehi ma voi lo capite che tesoro ho fra le mani?”, fa parte di una sintonia che ci fa assomigliare tutti lasciandoci però ognuno indipendente a modo suo.

Antonella De Simone – Libreria Centostorie

AuroraAnetaMarina