Dal 9 al 13 ottobre si svolge la fiera del libro di Francoforte, una delle fiere dell’editoria più grandi al mondo. Come tutte le grandi manifestazioni questa fiera è un incubatore di tutto quanto è possibile trovare, in questo caso nel panorama editoriale, a livello mondiale. L’aspetto che più colpisce quest’anno, cui ci fa puntare l’attenzione un bell’articolo uscito su Linkiesta, è la fitta presenza nel programma della fiera di incontri e appuntamenti con l’editoria ragazzi. Il settore non solo è quello che più cresce in quest’ultimo anno, ma è anche quello in cui si sperimenta di più. Parola del direttore della fiera Jürgen Boos.

Al centro della Fiera ovviamente le tematiche che interessano anche il mercato italiano: e-commerce, Amazon, le opportunità e i limiti delle tecnologie mobile. Quel che ci sembra particolarmente interessante è come l’editoria giovani sia considerata nel dibattito internazionale un campo di prova di nuove proposte, una palestra in cui crescono e si affermano tendenze culturali e soluzioni commerciali che poi prendono piede per l’editoria tout court, come start up digitali e nuovi modelli nella piccola  e grande distribuzione tradizionale.

Non si fa riferimento solo ai “fenomeni” letterari, che con l’editoria giovane hanno poco a che fare in senso stretto (parliamo di Harry Potter, ma anche delle serie “vampiri” che vengono giustamente definite all age). La maggiore sperimentazione è rivolta alle modalità di accesso – come raggiungere i bambini e giovani attraverso i nuovi canali (itunes, grande distribuzione via e-commerce etc) – e alla creazione di un prodotto editoriale che in virtù delle nuove tecnologie punta la propria forza e originalità sulle immagini. Proprio come ampi settori dell’editoria giovani.

Solo una passeggiata del sito nella sezione bambini ci fa venire voglia di fare un salto in Germania: la biblioteca del futuro, la classe del futuro, il presente dell’editoria per nazione.