Sembra il ricordo di un’altra vita che riaffiora. Potremmo dire un secolo fa, ma era solo qualche anno, ci capitava di discutere di flashmob davanti alla macchinetta del caffé: chi cercava di raccontare con gli occhi ancora pieni di luccichii la bellezza intrinseca di un gesto comunicativo che spezzi la monotonia di un luogo, come una stazione, un museo, un semaforo, chi faceva spallucce davanti all’ultima incomprensibile moda, un po’ hippie, un po’ webbica.
Oggi capita ancora. I colleghi sono librai e libraie aderenti a CLEIO. Quattro chiacchiere al telefono, ogni tanto una newsletter a ricordare le novità e gli ultimi fornitori raggiunti, due like su facebook e mezzo secondo in chat. Ma questa volta sono cose da librai. Cose di gente che lavora con i libri perché li entusiasmano tutte le cose che ci si possono fare.
M: “Oh Claudia, ma che so’ sti flashbook?”
C: “I flashbook si ispirano al concetto di flashmob, e sono coordinati tramite questa pagina facebook: https://www.
M: “Ma tu hai fatto qualcosa? ho visto delle foto in bacheca…” (bacheca di facebook, NdR)
C: “Allora, all’iniziativa Flashbook abbiamo partecipato anche noi come Marcovaldo, ma può partecipare chiunque in tutta Italia! In teoria si dovrebbero svolgere all’aperto: uno porta i libri in un parco o su una spiaggia o qualunque altro posto… e comincia a leggere lì dove si trova! I bambini presenti, si spera, si avvicineranno spontaneamente per ascoltare.”
M: “Vabbé noi ormai facciamo questo tutti i giorni in libreria, ci piantiamo in un punto e cominciamo a raccontare, certe volte sembriamo tanti indemoniati!”
C: “Ma infatti! Noi ne abbiamo fatto uno in libreria… ma spero di ripeterlo presto in un parco di Salerno per farne uno all’aperto come si deve (mi sto organizzando).”
MarcovaldoCorso Umberto I 325, 84013 Cava De’ Tirreni (SA)
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