Questa mattina alle libraie del Circuito Cleio è arrivata questa mail. Una mail di appoggio e di riflessione. Importante per noi avere un costante confronto con gli editori perchè si possa crescere insieme e anche pensare a come cambiare in questo momento. Grazie a Tunuè.

Cara libraia, caro libraio del circuito Cleio
ti scrivo perché ho letto con attenzione il vostro Manifesto per le librerie.
Innanzitutto mi voglio complimentare con voi per la capacità di sintesi e progettuale.

In questo particolare momento sono tante le riflessioni e le azioni da mettere in campo e soprattutto è necessario agire velocemente e in maniera decisa, per permettere a tutta la filiera di poter non solo sopravvivere, ma di avere di nuovo un roseo orizzonte di lungo periodo.

Leggendo il vostro Manifesto ho sentito particolarmente vicine tutte le vostre tematiche e mi piacerebbe lasciarvi il mio pensiero a riguardo.

 – Buono per la lettura dei ragazzi
Auspico come voi che venga esteso fino ai ragazzi che frequentano la scuola secondaria di primo grado; che sia uno strumento da realizzare subito, visto che quasi sicuramente non si rientrerà a scuola fino a settembre, e che diventi qualcosa da ripetere ad ogni inizio di anno scolastico. Non immagino un buono legato in qualche modo alla didattica; se il vero obiettivo è incrementare la percentuale di lettori in Italia, penso che sia meglio scollegare la lettura dagli impegni scolastici. Il buono va quindi dato a prescindere, in modo tale da riconoscere la lettura come un’attività fondamentale per il completamento della formazione dell’individuo da un punto di vista direi “civile”.
Con questo buono si potranno comprare solo libri, non file, software e men che meno tablet. Logicamente per quest’ultima affermazione mi riferisco a 18app e alla carta del docente, incentivi che non solo mi immagino confermati, ma rafforzati, a patto che si escludano i supporti informatici e rimangano solo libri e spettacoli.

– Biblioteche
Sono a favore di maggiori risorse per le biblioteche con procedure di gara senza sconto, ma avvalendosi delle librerie nella città di appartenenza della biblioteca. L’attività di consulenza, per la scelta dei libri da acquistare per dare un’identità alla bilbioteca, la remunererei come vera e proprio attività di consulenza, magari utilizzando le risorse dei patti per la lettura che sempre più vengono preparati a livello comunale in tutta Italia. Ci sarebbe anche un sistema facile per il monitoraggio dei risultati, ossia l’aumento di prestiti negli anni.

– E-commerce
Per quanto riguarda l’e-commerce, è un tema talmente ampio e complesso, che non può essere affrontato da ogni singola libreria in maniera autonoma, ma a livello di gruppi, sistemi e in tale direzione vedo dei segnali positivi che piano piano iniziano a strutturarsi. Strumenti come il dropshipping esistono, ma concordo nella speranza di un miglioramento dello scarso servizio postale.

 – Incentivi
Riguardo agli incentivi alle librerie e a soluzioni concrete per affitti e locali commerciali, non solo ritengo le vostre proposte valide, ma mi chiedo come possano essere rimossi i mille lacci e lacciuoli che la burocrazia italiana introduce per bloccare/ostacolare le poche iniziative che vengono messe in campo.
Queste riflessioni sono sicuramente il frutto di nuove strategie nate e sviluppate in questi giorni di inusuale e allo stesso tempo tragica inattività; pensieri che dalle librerie devono essere allargate a tutto il comparto editoriale, a partire dai lettori, fino ad arrivare a noi editori.

Io posso raccontare la nostra realtà editoriale e le scelte che in questi giorni di lockdown, dopo un brusco e triste inizio per accettare quello che stava succedendo al nostro Paese, e poi ahimé al mondo intero, abbiamo deciso di portare avanti in Tunué,.
Nelle riunioni quotidiane – e virtuali – con la redazione, abbiamo focalizzato le nostre future strategie decidendo di seguire una strada già intrapresa negli ultimi due anni, ossia la riduzione di novità pubblicate nell’anno, che ci ha portato anche grandi soddisfazioni in termini di fatturato e riscontro con librai e lettori, ma che, alla luce di quanto sta succedendo, abbiamo deciso di percorrere con ancora più forza e determinazione.

Ti ringrazio per l’attenzione e il tempo che mi hai riservato, e soprattutto ti ringrazio per avermi dato la possibilità di riflettere sul nostro settore in modo ancora più profondo e stimolante.
A presto,
Emanuele Di Giorgi
Tunuè Editore – Amministratore delegato
Publisher – Managing director