Titolo: Il sentiero smarrito di Amélie Fléchais, Tunué
Il libro: Il campeggio Amicicci ha organizzato una caccia al tesoro e i tre bambini protagonisti saranno certamente i primi a giungere alla meta, guidati dal più grande dei tre che la sa lunga (o almeno così dice!). E invece no, perché la mappa inventa una deviazione e i nostri tre finiscono in un bosco incantato. Quello che accade in seguito è un susseguirsi di personaggi strampalati, dialoghi incomprensibili e situazioni fuori dalla logica.
Ci piace perché: Non sempre per apprezzare una storia c’è bisogno di una trama da seguire. Non in questo caso, per esempio, dove le tavole della Fléchais svelano mondi sommersi, fra le fronde degli alberi e sotto la superficie della terra, in una somma di realtà e immaginazione che s’inseguono, si fondono in pochissime occasioni e poi scappano ognuna per la sua strada. Ad incorniciare il tutto, c’è una storia antica di secoli e secoli fa, che viene accennata nelle prime pagine e che riecheggia il tutto il libro.
Una graphic novel, edita da Tunuè nella collana Tipitondi, che conferma la bravura di Amélie Fléchais (già apprezzatissima per “Lupetto Rosso”) nel dar vita a tavole meravigliose e piene di dettagli. Un fumetto dedicato , insomma, a chi ha voglia di perdersi in mondi misteriosi popolati da “mostri selvaggi”.
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