Il paese dei libri selvaggi
Il paese dei libri selvaggi

Quest’anno il Ramos day – al terzo consecutivo – è stata una festa all’insegna della vicinanza: quella tra i libri e i bambini che lo ascoltano con attenzione e desiderio, che è il primo motore per imparare ad amare la lettura. Quella tra i librai e le libraie del circuito sparse in tutta Italia, uniti da letture e laboratori ovunque simili eppure del tutto diverse, perché ognuno ha interpretato e agito con il proprio talento e il proprio gusto, mosso dallo stesso affiatamento per la promozione degli albi illustrati. Quella tra l’editore Babalibri che pubblica in Italia i libri di Ramos e le librerie indipendenti, che si sono ritrovati insieme a leggere ad alta voce, a volte anche lo stesso albo, Romeo & Giulietta, nell’idea bella e sincera che chi fa e chi vende libri agisce nello stesso panorama meraviglioso e impervio di un paese che ama i suoi bambini anche se non del tutto la lettura. Ma questo può cambiare e qualcosa forse sta cambiando. E’ presto per dirlo – anche se i dati di vendite, aperture, quantità e qualità della produzione editoriale lasciano sperare. Intanto i lettori e librai aderenti a Cleio crescono come lettori e come librai e affidano a un esercito di mamme e bambini – a volte per la prima volta – storie di lupi spacconi, di re leoni crudeli oltre ogni dire, di amanti dalle taglie inavvicinabili, storie di animali felici o infelici per i loro difetti e i loro desideri, e per questo così umani.